Defuk e il mito dell'EST EST EST
Correva l'anno 1111 e il futuro imperatore del Sacro Romano Impero Enrico V con il suo corteo si recava a Roma per farsi incoronare dal Papa Pasquale II. Al seguito dell'imperatore c'era un nobile, leggendario e misterioso di nome Johannes Defuk, (vescovo, barone o duca secondo il narratore), per tutti grande intenditore ed estimatore del buon vino. Giunti in terra di Tuscia, Defuk restò affascinato dai rigogliosi vigneti e spedì il suo servo Martino con il mulo avanti alla carovana per esplorare i borghi e località dove cantine e taverne servivano il migliore vino.
Il compito assegnato al servo Martino era il seguente: dopo aver assaggiato il vino se risultava essere buono, sull'ingresso delle cantine doveva apporre la scritta Est (in latino "è"). Se il vino era MOLTO buono, poteva azzardare anche un EST EST ("è! è!" o meglio "c'è c'è!").
Giunto a Montefiascone Martino di EST ne scrisse addirittura tre : Est !!! Est !!! Est !!!
La leggenda narra che Defuk apprezzando il moscatello locale si fermò per un po' a Montefiascone per berne il più possibile… e poi al ritorno a casa, la scelta per lui fu ardua: "Continuare a servire Enrico V o continuare a bere EST EST EST sulle dolci colline del Lago di Bolsena?"
Voi che avreste fatto?
Lui restò sul lago. Ma sfortunatamente bevve fino alla propria dipartita nel 1113.
Prima di morire però Defuk stabilì con la cittadinanza di Montefiascone il seguente patto: all'anniversario della sua morte si sarebbe dovuto versare un barilotto di vino sulla sua tomba, in cambio lui avrebbe lasciato in eredità alla città tutti i suoi averi, il cavallo, l'armatura, il vestiario e un sacchetto di scudi d'oro.
Grande Defuk! Questo testamento mi piace davvero un bel po'…
*Nota per i (miei) posteri: niente fiori al cimitero per me, solo barilotti di vino 😉