Di tutte le erbe un fascio
Ieri pomeriggio ho visitato il Bosco Monumentale del Sasseto a Torre Alfina. Lo chiamano il Bosco di Biancaneve o magico giardino della Tuscia; siamo nel comune di Acquapendente che, oltre ad essere una tappa fondamentale della Via Francigena, è un luogo che racchiude una biodiversità elevatissima. >>>
Roveri, cerri, faggi e agrifogli convivono con strati di muschio, sottobosco, rocce laviche formatesi in seguito all' esplosione del vulcano Volsino avvenute circa 300.000 anni fa. Per non parlare dei fiori: almeno dieci diverse varietà di orchidee selvatiche e una flora ricca, colorata in questo periodo dal giallo delle ginestre quasi onnipresenti, il violetto della malva, e poi camomilla, achillea, lavanda, rose, aglio orsino, papaveri…
Il Paradiso dei fioristi. E dei cuochi.
Ieri abbiamo raccolto i fiori per fare l'acqua di San Giovanni, una tradizione a cui Gloria tiene particolarmente. Non tutte le varietà rientrano nell'elenco dei "fiori sacri": ci sono le ginestre per il loro profumo intenso, l'iperico "erba scacciadiavoli", l'achillea, la camomilla e la lavanda per le loro proprietà rilassanti, l'artemisia "erba delle streghe" per eccellenza, mentuccia, rosmarino e salvia. Di solito si usano in numero dispari 3, 7 o 9, si mettono in una ciotola di vetro colma di acqua fresca e si lasciano in infusione tutta la notte sotto la luce della luna. Si dice che l'influsso della rugiada del mattino del 24 giugno, San Giovanni appunto, renda l'acqua foriera di buoni auspici.
Io però ieri avevo anche altre mire: volevo raccogliere un mazzo di erbe spontanee per preparare i miei tortelli. Dovete sapere che in questi giorni molte erbe alimurgiche sono al massimo della loro balsamicità: il finocchietto per esempio è un'esplosione di aromi e ottimo per dare sapore al ripieno, la malva è rigogliosissima e perfetta come addensante, la borragine sa di cetriolo come non mai, e poi ci sono tutte le "cicorione". Qui nell'alto Lazio non vanno tanto per il sottile, tutte le asteracee commestibili per loro sono cicorione… quindi tarassaco, radicchio, cicoria indivia, calendula etc diventano un bel fascio di erbe verdi da ripassare nell'aglione.
Insomma fanno di tutte le erbe un fascio… e non è che io sia proprio d'accordo.
A meno che non si tratti di fare un bouquet garni, il mazzetto di erbe aromatiche chiuse nel sacchettino di garza (da calare nella pentola e poi rimuovere) per insaporire brodi, zuppe, stufati e salse. Un giorno ve ne darò la ricetta, promesso.