E che cappero!

21.07.2024
Il cappero si nutre di sole e di vento.
La pianta, citata nella Bibbia e presentata come afrodisiaco, produce prima il bottone (cappero), poi il fiore e infine il frutto (cucuncio).

Siccome cresce sul suolo roccioso alle pendici del mare e non ha bisogno di molta terra e acqua, posti come la Riserva di Capo Gallo (le cosiddette Dolomiti di Palermo) sono la sua casa ideale.

Ed è proprio qui che lo scorso maggio ne ho fatto incetta.

Amo questi capperi per il loro incredibile profumo di mare, li conservo nel sale grosso e li uso in insalata, sulla pizza, nei sughi… e nella mia salsa tonnata. Mi piacciono molto anche i cucunci, più carnosi e sapidi, ma dovrò aspettare la fine di agosto per poterli raccogliere.

Un'altra cosa bella dei capperi sono le loro virtù benefiche: sono alimenti ipocalorici, sono ricchi di vitamine del gruppo B, tra le quali soprattutto l'acido folico, ma soprattutto contengono i flavonoidi, sostanze antinfiammatorie e antitrombotiche in grado di regolare i livelli del colesterolo nel sangue.

Senza ulteriori indugi, ecco la ricetta della salsa tonnata piemontese:

100gr tonno in scatola

50gr capperi dissalati

2 acciughe

1 tuorlo di uovo sodo

Succo 1\2 limone

1 bicchiere olio extra vergine di oliva

Sale e pepe q.b.

Procedimento: Metti tonno, capperi, acciughe, tuorlo d'uovo sodo in un bicchiere alto e frulla con il minipimer aggiungendo i liquidi (olio e limone) un po' alla volta, fino a ottenere una salsa liscia. Aggiusta di sale e pepe.

💡Tips: In alcune case piemontesi ho visto aggiungere anche brodo freddo di carne. Ma non è di mio gusto, io preferisco partire da una base di maionese* (50-60gr) e frullarla insieme a 100gr di tonno, 2 acciughe e 50gr di capperi.

*Se vuoi preparare la maionese con la mia ricetta, la trovi qui.


<<< precedente                         successivo >>>

Iframe Centrato