Giorgione mangia gli agnolini
Oggi a Mantova "Dal Toscano" - il famoso centro di attrezzature per la cucina - ho avuto l'occasione di stringere la mano a Giorgione. E mi è piaciuto.
Giorgio Barchiesi è uno autentico: il personaggio corrisponde alla persona e viceversa. Uno che la carbonara la fa come dice lui… con la cipolla rossa, il guanciale abbondante e pepe quanto basta. Pecorino romano a pioggia solo se ne vale la pena e un Parmigiano mai più vecchio di 40 mesi, che sennò è troppo saporito.
Ha raccontato della sua infanzia montessoriana a Piazza del Popolo, della sala da pranzo di famiglia di 72 metri quadrati, della tata dall'accento teutonico originaria della Val Pusteria - colei che gli ha insegnato i dettami di una cucina decisamente selettiva: l'aglio non va mai con la cipolla, le spezie condiscono e profumano, la carta dell'Eco di Trento fa miracoli anche per le cotture in forno.
Giorgione è un uomo di una cultura sconfinata e di un gusto impeccabile… in cucina non teme nulla. Fare la spesa con lui significa selezionare la migliore materia prima, e sedergli accanto a cena, ti insegna l'arte di assaggiare senza alcuna paura… Non è un caso se a 50 anni ha deciso di aprire un ristorante in cui l'attrazione centrale è un mega buffet con ogni ben di Dio - comprese lingua, testina e rigaglie - e una noce di burro un po' dappertutto.
Che dire… Giorgione mi è piaciuto. E inserito nel contesto mantovano mi è piaciuto ancora di più.
Durante lo show di oggi ha cucinato la sua carbonara, ma poi a cena si è magnato Bevr'in vin, Cappone alla Stefani e Sbrisolona.
Ananasso per finire eh… perché sennò poi sai che colesterolo…
Ps. Dal Toscano oggi hanno presentato anche la loro Kit-Chen: una scatola delle meraviglie che può contenere carbonara, amatriciana, cacio&pepe o pesto alla genovese condensati all'interno di box complete di padelle con doppio fondo, cucchiai in legno, spaghetti e sugo.
Idee brillanti per cuochi del nuovo millennio 😁