Il profumo di rosa nel vino
L'essenza di rosa, estratta dai petali dei fiori, può avere toni freschi o invecchiati: se è fresca presenta aromi delicati e avvolgenti, se invece è più vecchia ricorda il geranio, proprio perché il profumo deriva dall'alcol chiamato geraniolo.
Nelle zone più importanti per la produzione di vini bordolesi (Margaux e Pauillac su tutti) si respirano nel bicchiere sentori di rosa, violetta e iris. Diversamente, in Alsazia, Austria e Alto Adige, si producono dorati Gewurtztraminer e Traminer con note delicate di rosa fresca e litchi.
Anche in Sicilia troviamo l'aroma di rosa, soprattutto nei moscati come il Moscato di Noto e quello di Pantelleria. Ovviamente il profumo di Rosa siciliana è ben diverso da quello d'Oltralpe: lo spiega bene Tomasi di Lampedusa in questo estratto dal Gattopardo:
"Era un giardino per ciechi: la vista costantemente era offesa, ma l'odorato poteva trarre da esso un piacere forte, benché non delicato. Le rose Paul Neyron, le cui piantine aveva egli stesso acquistato a Parigi, erano degenerate; eccitate prima e rinfrollite poi dai succhi vigorosi e indolenti della terra siciliana, arse dai lugli apocalittici, si erano mutate in una sorta di cavoli color carne, osceni, ma che distillavano un aroma denso quasi turpe, che nessun allevatore francese avrebbe osato sperare. Il Principe se ne pose una sotto il naso e gli sembrò di odorare la coscia di una ballerina dell'Opera."