La Genovese di Tonno : Gusto partenopeo
Agatha Christie diceva «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». E allora ecco i tre indizi che mi portano a parlare di Napoli proprio oggi: un pranzo dal Conte a Monzambano, il film Parthenope di Paolo Sorrentino e uno showcooking con La Genovese di Tonno in vasocottura. Questi tre avvenimenti in successione mi danno il LA per la storia di oggi.
Prima di tutto il pranzo da Gabriele, uno di quei posti dove un piatto, un calice, una pinta non sono mai solo quello che sembrano: sono un racconto che arriva al cuore. Nel giorno di Ognissanti, tra aneddoti e sapori, il "Conte" (Gabriele) mi porta virtualmente a Napoli, con il suo mix unico di sacro e profano, dove la devozione per il santo protettore può convivere senza batter ciglio con una frittatina di pasta mangiata in strada, tra chiese barocche e panni stesi.
Con un'energia unica, Gabriele mi parla della Genovese come di un piatto che, solo per il suo profumo, vale il viaggio a Napoli: ore e ore di cottura lenta, dove le cipolle si trasformano in una salsa densa e avvolgente. Immaginate gli ziti che si immergono nella salsa ricca e dolce, un piatto che è un'esperienza.
Qualche giorno dopo la rivelazione di Parthenope. Un film che è anche la "sintesi dilatata" della città vista dagli occhi di un suo figlio prediletto: Paolo Sorrentino.
Napoli, dove ogni vicolo ha una storia che richiama leggende e realtà. Qui il rito del sacro espresso incontra la religione della pizza fritta, e gli abitanti, con una punta di orgoglio, dicono che se non hai assaggiato una vera genovese non puoi dire di aver conosciuto Napoli davvero.
Ed infine lo Show-cooking con Mattia di Bonverre.it di sabato scorso dal Toscano. Non avrei potuto desiderare occasione migliore per provare la speciale Genovese di Viviana Varese, la quale ha creato una personalissima versione con il tonno. La sua Genovese di Tonno in vaso-cottura porta il mare e la tradizione campana in un vaso. Qui il tonno sostituisce la carne, conferendo alla salsa una delicatezza e un aroma marino che si amalgama perfettamente con le cipolle. La cottura lenta e sigillata esalta i profumi e i sapori in una sinfonia intensa e avvolgente -perfetta con la pasta- per un piatto che fa onore alla tradizione con un tocco di modernità.
La Ricetta della Genovese di Tonno alla Moda di Cetara (ricetta casalinga)
Ingredienti:
- 400 g di tonno fresco (tagliato a cubetti)
- 1 kg di cipolle di Montoro o ramate
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 1 foglia di alloro
- Sale e pepe q.b.
- Ziti o candele spezzati a mano
Procedimento:
- In una pentola larga, versate l'olio e aggiungete le cipolle affettate finemente. Lasciatele appassire a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto, finché non diventano lucide.
- Aggiungete il tonno e sfumate con il vino bianco, lasciando evaporare la parte alcolica.
- Unite l'alloro, il sale e il pepe, coprite e lasciate cuocere lentamente per circa 1 ora, finché le cipolle non si trasformano in una crema densa e dolce.
- A parte, cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e unitela alla salsa di Genovese di Tonno.
- Mescolate per bene, servendo immediatamente e godendo di ogni sapore che vi riporterà, con un solo boccone, sulle coste e nei vicoli della splendida Napoli.