Le Seadas dei Giganti di Mont'e Prama

01.08.2024

Come quasi tutti già sapete (e per chi non lo sapesse, welcome) ho vissuto a Oslo un paio di anni. In Norvegia, una delle cose più complicate è stato trovare una persona di fiducia dalla quale farmi tagliare i capelli. Qualunque mantovano -e non- sia stato cliente di una parrucchiera storica come La Marisa (L maiuscola perché di Marisa ce n'è una sola) sa di cosa parlo.

Però posso dire di essere stato fortunato. A Oslo ho trovato Michela, che non solo è diventata la mia parrucchiera, ma che è stata (ed è) il punto di riferimento della comunità italiana nella capitale norvegese. Una delle donne più belle, solari, capaci e sorprendenti che io abbia avuto il piacere di conoscere in terra scandinava.

Michela, oltre a essere ambasciatrice dell'italianità all'estero, è anche sarda verace. Lo scorso anno, grazie a lei, ho passato una decina di giorni indimenticabili in Costa Verde.

Tra Cabras, Torre dei Corsari, Masua e Terralba… voilà qualche ricordo delle mie vacanze in Sardegna e la ricetta antica (e super preziosa) delle Seadas.

Seadas della casa di Michela

Ingredienti:

1\2 kg di semola di grano duro

50gr di strutto

250ml di acqua tiepida

1 pizzico di sale

400\450gr di formaggio fresco di pecora (quello delle pardule NDR)

1 limone grattugiato

Olio di semi per la frittura

Miele sardo

Procedimento:

Mettere il formaggio a scolare almeno due giorni prima coperto con un panno, a temperatura ambiente.

Preparare l'impasto: creare una fontana con la semola e versare al centro l'acqua e un pizzico di sale. Unire mano a mano anche lo strutto e impastare. Lavorare a lungo fino a ottenere un composto liscio; lasciare risposare in frigorifero per una decina di minuti.

Far riscaldare il formaggio tagliato a pezzetti in un tegame antiaderente; una volta sciolto trasferirlo in una terrina e unire la scorza di limone grattugiato.

Disporre l'impasto a cucchiaiate sulla carta da forno, cercando di creare delle forme tondeggianti: una volta solide, stenderle con una matterello a creare dei dischi. Mettere poi il formaggio su una metà e chiudere i dischi, facendo uscire tutta l'aria e poi sigillando bene.

Friggere in olio bollente, aiutandosi con un cucchiaio. A frittura ultimata versarci sopra il miele sardo.

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