Les Grands Buffets de Narbonne
Sapevate che il locale più alla moda di Francia è un all-you-can-eat? Les Grands Buffets de Narbonne presenta una torre di aragoste a sette piani, una fontana di cioccolato e solo ciò che considera vero cibo tradizionale francese. I buongustai sono disposti ad aspettare mesi per un tavolo. Io ho provato a prenotare oggi per cena e mi daranno un tavolo il 5 maggio 2025, di lunedì. Per pranzo invece si parla di giugno…
E non parliamo di un grande palazzo a Parigi, ma di un centro ricreativo comunale in una cittadina occitana quasi al confine con la Spagna. L'ingresso del ristorante, in legno di ciliegio e ottone scintillante, ricorda la cabina di un transatlantico, piazzata sul set di "High School Musical". Nell'atrio, armadi a tutta altezza espongono una collezione di piatti da portata in argento; sulla parete a fianco è appesa quella che si suppone essere la forchetta d'argento più grande del mondo; all'ingresso si può anche salire su una mega bilancia antica… anche se per evitare ogni stato d'animo sobrio, una targa dorata riporta la citazione dal "Gargantua" di Rabelais: "Fay ce que vouldras - Fai come vuoi".
Insomma un luogo assurdo.
Dunque prenoto e leggo: "Ti ricordiamo che questa prenotazione non è modificabile, non puoi cambiare il numero di ospiti, la data del pasto, l'ora del pasto o il nome del beneficiario, se vuoi portare bambini di età inferiore ai dieci anni, devi inviare i loro nomi almeno tre giorni prima. (Mangiano a prezzi scontati.) Rifiutiamo l'ingresso a persone in tuta, in canottiera, in costume da bagno, in maglia sportiva, in infradito, in berretto da baseball o in pantaloncini."
La prenotazione più difficile del mondo.
"La nostra regola d'oro è che, se è complicato, allora è una buona ragione per farlo", dice Louis Privat, il proprietario del ristorante. L'anno scorso, più di trecentottantamila persone hanno pagato € 62,90 per il piacere di visitare Les Grands Buffets. Le bevande sono escluse, ma sono vendute con un ricarico minimo, quindi una bottiglia di champagne costa più o meno come al supermercato. Tutto il resto è illimitato, dal caviale alla trippa in umido. Ci sono nove tipi di foie gras e cinque pâté en croûte. Lo chef Michel Guérard ha definito Les Grands Buffets "il più vasto teatro culinario del mondo" e il Guinness dei primati ha certificato il suo piatto di formaggi, con centoundici varietà, come il più grande mai offerto.
Come poche cose nella vita, il buffet a consumazione libera garantisce il diritto di sbagliare. Lo scrittore André Borel d'Hauterive ha tentato una tassonomia dei mangiatori: il gastronomo (apprezza il buon cibo e il buon vino e li consuma con ragionevolezza), il buongustaio (preferisce la quantità alla qualità), il goloso (ha un debole per i dolci), il ghiottone (mangia con entusiasmo fino all'eccesso), l'appassionato ("fa del suo stomaco un dio"), il distratto (arriva al dolce e non ha idea di cosa abbia mangiato), l'esagerato (arriva al dolce e non ha idea di quanto abbia mangiato).
Quale di questi sono io? E chi lo sa… però di una cosa sono certo: per il mio compleanno 2025 ci sarà da divertirsi 😉