Non dire alle tedesche, quanto è buono il vino con le pesche

18.07.2024

Quando ero ragazzino, c'era la tradizione ben radicata in noi lombardi/emiliani di andare tutti al mare nelle zone di Rimini. Ci si organizzava in compagnie - più o meno numerose - e ogni weekend d'estate si partiva alla conquista della Romagna. Chi dormiva in tenda, chi in auto, i più fortunati trovavano un alberghetto modesto che accettava anche i ragazzini scapestrati (pochissimi lo facevano a dire il vero).

Molti amici miei raccontano ancora le rocambolesche serate di gioventù: di come da avventurieri venuti dal vicino Nord (Italia) si prodigassero nella conquista di biondine discese dal lontano Nord (Germania soprattutto).

Pellicole indimenticabili come "Rimini Rimini" insegnavano trucchi e metodologie di "rimorchio", e il cult movie "Abbronzatissimi" o il dirimpettaio "Sapore di Mare" erano pietre miliari dell'educazione sentimental-vacanziera di ognuno di noi pischelli.

Io sono sempre stato un introverso, quindi diciamo che più che andare all'attacco, seguivo la carovana da osservatore (quasi sempre) e da fruitore occasionale (qualche volta).

Quello che però è rimasto sempre impresso nella mia mente è una ricetta, ça va sans dire, per agevolare la buona riuscita del corteggiamento. 

Si tratta del "Vino con le pesche."

Recentemente ne ho trovata una piuttosto antica, già citata da Pellegrino Artusi e poi ripresa da Aldo Buzzi.

La Bowle di pesche (ricetta tradizionale)

La bowle è un grande recipiente di vetro o porcellana usata per preparare e servire la suddetta bevanda estiva.

Sbucciate le pesche mature, tagliatele a fettine e disponetele a strati, spargendo su ogni strato un po' di zucchero, e poi di acqua per sciogliere lo zucchero. Chiudete con il coperchio e carta oleata e lasciate riposare al fresco per 8 ore. Un po' prima di servire aggiungete il vino. Per dare un'idea della grandezza della bowle, la quantità di vino da aggiungere è da 6 a 8 bottiglie. Se volete usare lo Champagne, che naturalmente ci sta benissimo, fatelo all'ultimissimo momento. La bevanda finale si serve in calici alti, escludendo i pezzetti di pesca.

La Caraffa di vino e pesche (mia ricetta)

Sbucciate le pesche mature, tagliatele a fettine e disponetele sul fondo di una zuppiera (o più facilmente di una caraffa). Versate il vino (io scelgo un vino semplice e aromatico come una bella malvasia secca o un procanico) evitando in ogni modo di usare zucchero. Conservate in frigorifero per qualche ora e servite freddo.

Ps. Io le pesche le lascio perché "da ubriache" sono buonissime! Quasi quanto le tedesche 😉


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