Profumo di vaniglia

20.09.2024

La Vaniglia è la più dolce ed elegante delle spezie. Originaria del Messico, era usata dagli Aztechi per profumare e rendere più dolce la loro cioccolata. Non tutti sanno che la pianta della vaniglia è in realtà un'orchidea e che sono i colibrì ad impollinarne i fiori.

I baccelli, raccolti ancora verdi, sono frutti amari e senza profumo; solo una preparazione lenta e delicata da parte dell'uomo è in grado di far sviluppare l'aroma fine che tutti noi conosciamo.

La cosiddetta vanille ménagère (vaniglia casalinga) è colei che tutti vorrebbero: il frutto perfetto, senza cicatrici, non troppo secco e in grado di attorcigliarsi a un dito senza danneggiarsi.

Io non ho mai avuto la fortuna di incontrare un baccello di questa qualità, ma certamente conosco l'essenza fine, persistente e universalmente apprezzata che si riscontra in tutti i vini allevati in botti di quercia nuova. In questi affinamenti la vanillina si stacca dal legno e reagendo all'alcol si abbina alla maggior parte dei vini rossi e bianchi purché ben strutturati. Mi è capitato comunque di trovare l'aroma di vaniglia anche in vini che non hanno mai visto legno: infatti il suo principio odoroso può originare anche da precursori presenti nell'uva e confondere più di un assaggiatore, me compreso.

Chi di certo non si confonde e conosce intimamente questo profumo è di certo mia mamma Susanna. In un suo scritto, lei ricorda sua mamma e la calda sensazione d'amore che si respirava nella casa dell'infanzia.

"Alla domenica tornando dalla messa, i piedi e le mani ghiacciate. Entrare in cucina e trovare la mamma che stava impastando nella grande zuppiera di ceramica… "Al Bisulan" o la "Torta dura". Che meraviglia! Il caldo profumo di vaniglia che si sprigionava nell'aria dalla torta cotta nel forno a legna. L'aroma del dolce si diffondeva in tutto l'ambiente. Profumo di casa, d'amore. Io, felice, mi ci tuffavo. Andavo ad aiutare, ma soprattutto a "leccare con le dita" i bordi "dla supera" e… io ancora oggi la vaniglia la "ficco" in ogni dolce che faccio".

Queste righe di mia madre mi ricordano la ricetta di una crema casalinga, che a casa mia si è cucinata tante tante volte: la crema alla vaniglia. Non abbinabile ad alcun vino, ma perfetta per farcire torte, budini e waffles…

Ingredienti:

Panna fresca liquida 250ml

Latte intero 250ml

Zucchero 75ml

4 Tuorli

1 Baccello di vaniglia

Procedimento:

Per preparare la crema alla vaniglia, versate in un pentolino il latte, incidete la bacca di vaniglia per il senso della lunghezza, estraete i semi e uniteli al latte; quindi versate nel pentolino anche la stecca di vaniglia e portate a bollore a fuoco dolce, poi spegnete e lasciate in infusione per 30 minuti circa. Nel frattempo versate lo zucchero in una ciotola e unite i tuorli e sbatteteli con la frusta.

Unite la parte liquida ai tuorli montati (filtrando dai semi) e mescolate delicatamente. Rimettete la crema nel pentolino a fuoco molto dolce. Mescolate e fate addensare la crema, ma non portatela a bollore. Una volta pronta, se non usate subito la crema potete conservarla coperta con della pellicola facendola ben aderire alla crema stessa così che non si formi una patina in superficie.

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